Articolo 3

L’unico nodo che scioglie… i pregiudizi

Un nodo che non stringe ma allarga, non strozza ma salva, non lega ma libera. Questi nodi un po’ atipici si chiamano, per completezza, “nodi antidiscriminazione” e il tacco d’Italia ne conta ben 62. Ieri è stata la XI Settimana d’Azione contro il Razzismo, organizzata dall’Unar (Ufficio nazionale Antidiscriminazioni razziali). Una sorta di prova generale all’interno della quale anche i singoli nodi hanno potuto riaccendere i loro motori e mettere in campo le loro energie. Qualcosa si è mosso. Anche a Cerignola.

Spegnere i pregiudizi per accendere la mente. L’Unar ne fa la sua ragione di vita. L’ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali è stato istituito con il decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215, di recepimento della direttiva comunitaria n. 2000/43 CE ed opera nell’ambito del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il suo fine ultimo è quello di garantire l’effettività del principio di parità di trattamento fra le persone, di vigilare sull’operatività degli strumenti di tutela vigenti contro le discriminazioni e di contribuire a rimuovere le discriminazioni fondate sulla razza e l’origine etnica analizzando il diverso impatto che le stesse hanno sul genere e il loro rapporto con le altre forme di razzismo di carattere culturale e religioso.

Uno dei momenti dell'incontro di ieri con i ragazzi dell'Istituto statale d'arte "Sacro Cuore" di Cerignola

Dal 16 al 22 marzo l’Ufficio governativo, in collaborazione con Anci e Miur, ha promosso su tutto il territorio  l’XI settimana di azione contro il razzismo, una serie di iniziative e di eventi  nati con il fine, oltre che di sensibilizzazione sul tema delle differenze, di diffondere la conoscenza  del Contact Center Unar, raggiungibile tramite servizio telefonico gratuito al numero verde 800 90 10 10. Dal 2010 il Call Center è stato trasformato in Contact Center, predisponendo un punto di accesso on line (www.unar.it) dal quale le potenziali vittime o testimoni di fenomeni discriminatori possano liberamente accedere, 24 ore su 24 e per 365 giorni all’anno.

In Italia sono stati centinaia i Comuni, le Scuole e le associazioni che si sono mobilitate per la settimana, organizzando incontri, dibattiti ed iniziative. Buona anche la risposta pugliese, che ha visto, tra gli altri, impegnati i Comuni di Foggia, Bari, Manfredonia.

Un altro dei momenti dell'incontro con i ragazzi dell'Istituto statale d'arte "Sacro Cuore" di Cerignola

Anche Cerignola presente. Non sono mancate all’appello neanche le realtà associative della nostra città. Il cartello delle realtà del terzo settore era così costituito: cooperativa Pietra di Scarto, associazione Avvocato di strada, associazione OltreBabele, associazione SuperamentoHandicap, cooperativa Altereco. La giornata di formazione della durata di tre ore ha visto protagonisti i ragazzi e i docenti dell’Istituto statale d’arte “Sacro Cuore” che, assieme ai volontari delle associazioni proponenti, hanno avuto modo di affrontare la tematica della discriminazione in maniera interattiva e con un approccio laboratoriale.

Il nodo territoriale. La sottoscrizione del protocollo d’intesa fra Regione Puglia e UNAR – Ufficio nazionale antidiscriminazioni – del Dipartimento Pari Opportunità, nel luglio 2010, ha dato vita al Centro di coordinamento regionale contro le discriminazioni: un punto di riferimento territoriale nell’attività di prevenzione e contrasto ad ogni forma di discriminazione. La rete si sviluppa attraverso 62 nodi locali distribuiti su tutto il territorio regionale, individuati attraverso procedura di selezione pubblica, conclusasi nell’ottobre 2011. Si tratta di soggetti operanti nel campo del no-profit: enti locali, associazioni di promozione sociale, organismi di cooperazione internazionale, cooperative sociali. Tra i nodi attivi ci sono anche quelli di Cerignola, di Pietra di Scarto e di SuperamentoHandicap, i cui operatori, in questi mesi, sono stati formati per l’attività del nodo grazie alla sezione pugliese dell’ Asgi  (Associazione studi giuridici immigrazione). I nodi locali, attraverso l’attività di front e back office raccolgono le segnalazioni, svolgono azioni di accompagnamento e mediazione culturale, si occupano del monitoraggio dei casi di discriminazione sul territorio regionale, accompagnano le vittime delle discriminazioni nel percorso giurisdizionale, qualora esse decidano di agire in giudizio per l’accertamento e la repressione del comportamento lesivo.

(Stefano Campese – tratto da  www.lanotiziaweb.it)